PUZZLE & BUSINESS

(Free translation follows)

“Mio figlio me lo ha spiegato bene: per essere bravo nei puzzle devi avere una strategia, cercare il posto del pezzetto nella zona dove c’è il colore simile. Così fai prima.


L’ha fatta semplice, come i ragazzini, cercando un metodo in qualcosa che sembra essere molto complicato.
Semplice ma non banale, partendo dall’analisi del contesto.
Non ci sono ricette giuste o sbagliate, o meglio, soluzioni giuste possono essere inapplicabili se non si tiene in considerazione il dove, come e da chi vengono praticate.
In generale il business, per qualsiasi campo di applicazione, ha delle regole, degli strumenti, delle metodiche molto simili tra i diversi player, campi di competizione che, per quanto globali, sono gli stessi, regole e leggi comuni, chi scappa viene subito ripreso e la tecnologia è ormai un prodotto che si compra a scaffale.
Stesso numero di pezzi, stessi soggetti, stesso materiale, mescolati allo stesso modo, chi terminerà per primo il puzzle?
Chi ha un metodo semplice e reale, strutturato e replicabile, chi guarda il pezzetto senza perdere d’occhio l’insieme, chi ha ben chiaro il contesto.”

Mario Verna

Presentato da Romano Pisciotti

FREE TRANSLATION:

My son explained it to me well: to be good at puzzles you must have a strategy, look for the place of the piece in the area where there is a similar color. So do it first.

He made it simple, like kids, looking for a method in something that seems to be very complicated.
Simple but not trivial, starting from the analysis of the context.
There are no right or wrong recipes, or rather, right solutions can be inapplicable if you don’t take into consideration where, how and by whom they are practiced.
In general, the business, for any field of application, has rules, tools, methods that are very similar between the different players, fields of competition that, although global, are the same, common rules and laws, those who run away are immediately caught and technology is now a product that can be bought on the shelf.
Same number of pieces, same subjects, same material, mixed in the same way, who will finish the puzzle first?
Who has a simple and real, structured and replicable method, who looks at the piece without losing sight of the whole, who has a clear context.

italmotor@gmail.com

Marazzato collection

The Marazzato Autoveicoli Storici Collection was born from the deep passion of Carlo Marazzato for the vehicles that have made the history of transport in Italy. The collection now numbers more than one hundred vehicles, mostly vintage trucks and buses, but also historic cars and motorbikes of rare beauty.

This passion is now turning to the creation of a one-of-a-kind tourist attraction pole.

Among the rarest ones is the Isotta Fraschini D 65, built in the 1940s and completely restored in the Marazzato Group workshop.

Among others, the Fiat 642 N 65 R, built in 1961, which was one of the first vehicles used for the purging and cleaning of septic tanks. Also worth mentioning is the OM Tigrotto 55 N from 1970, set up with a fire engine dating back to the 1970s. In the collection, “distributed” in several places but with a core of 70 vehicles renovated and kept in the internal offices, there is a good part of the history of trucks, both Italian and foreign.

 

Presented by ITALMOTOR, Romano Pisciotti

Anime di ferro

Tanti, io di sicuro, pensano che le navi abbiano un’anima…ne più ne meno come gli uomini, anche le navi vivono nel nostro ricordo. Per quelle anime di ferro che hanno accompagnato le nostre fatiche, le nostre paure e passioni, c’è un mare immenso dove ritrovano i cuori dei loro marinai.
Alcuni eroi e tanti martiri, non hanno mai lasciato la loro nave: le lacrime di madri, mogli e figli sono la sorgente di quell’immenso mare.

Romano Pisciotti

ITALMOTOR

Many, I for sure, think that ships have a soul … neither more nor less than men, even ships live in our memory. For those iron souls who have accompanied our efforts, our fears and passions, there is an immense sea where they find the hearts of their sailors.

Some heroes and many martyrs have never left their ship: the tears of mothers, wives and children are the source of that immense sea.

R.P.

Romano Pisciotti

Lancia Flaminia 355, l’auto del Presidente

Derivata dalla Lancia Flaminia, la versione “335” (sigla che corrisponde alla misura del passo), fu appositamente realizzata per il Presidente della Repubblica  e venne impiegata nelle grandi occasioni. Fu progettata da Pinin Farina nel 1960 su esplicita richiesta dell’allora Presidente Giovanni Gronchi che la volle per poterci trasportare la Regina Elisabetta d’Inghilterra in visita ufficiale in Italia. Fu l’occasione per “pensionare” la vecchia  cabriolet ministeriale d’anteguerra, una Fiat 2800 del 1939.

In pochi mesi, il grande carrozziere torinese, partendo da uno chassis della Flaminia, riuscì a far produrre quattro esemplari, che come d’abitudine furono battezzati con nomi propri: Belfiore, Belmonte, Belvedere e Belsito.

La carrozzeria della “Presidenziale” è più lunga di 60 centimetri (cm 546 invece di 485), più larga di 14 (cm 189 invece di 175) e di conseguenza molto più pesante, poco più di due tonnellate.

Le prime tre Flaminia speciali (Belfiore, Belmonte e Belvedere) furono immatricolate il 27 aprile 1961 e avevano la carrozzeria cabriolet con la capote in tela rigida, ripiegabile grazie a un meccanismo idraulico, mentre l’ultima, la Belsito, si differenzia per avere il posto dell’autista coperto da una capote fissa in tela che quindi, non permette il montaggio del grande tetto rigido trasparente, Nel 1967 fu introdotta una modifica al sistema di apertura e chiusura della parte posteriore del tetto, separandola completamente dalla copertura del posto guida che rimaneva fissa. Il primo impiego ufficiale avvenne, appunto, in occasione della visita della Regina Elisabetta, ai primi di maggio del 1961.

Negli anni sessanta le quattro vetture furono normalmente impiegate dal Quirinale come vetture di rappresentanza durante le visite di stato di sovrani e capi di stati esteri, come quando arrivò in Italia John Fitzgerald Kennedy il 1º luglio 1963. Rimasero, poi,  in servizio fino al 1982, e successivamente furono utilizzate solo in alcune occasioni straordinarie.

 Presentata da ITALMOTOR

Romano Pisciotti

La Nigeria ha le maggiori riserve di gas in Africa

SBLOCCARE IL GAS NATURALE PER AIUTARE A GENERARE LA CRESCITA ECONOMICA

La Nigeria ha le maggiori riserve di gas in Africa, meno del 25% di tali riserve è oggi sfruttato.

Le società petrolifere presenti in Nigeria continuano a contribuire allo sviluppo economico del paese fornendo gas per soddisfare le esigenze domestiche, la produzione di energia e i processi industriali. Il gas è soprattutto consegnato al mercato di esportazione del gas naturale liquefatto (GNL)

La distribuzione nel Paese, sino a pochi anni fa, era vincolata a piccole condotte private, come ad esempio quella di SHELL, per la fornitura a impianti di generazione di corrente elettrica in aree private ben definite. Esistono diversi progetti per la creazione di centrali con turbine a gas.

Il Governo Federale della Nigeria ha reso prioritario sbloccare e sfruttare il potenziale di questa risorsa per aumentare la fornitura di energia domestica e industriale, aumentare gli standard di vita e sostenere la crescita economica e la diversificazione sostenibili.

ESPANSIONE DELLA PRODUZIONE DI GAS

E’ in via di potenziamento la produzione di gas naturale per l’utilizzo domestico. Ci sono ambizioni di crescita nei settori off-shore che includono l’espansione della produzione di gas naturale.
Il gas rimane una risorsa strategica in un mercato globale sempre più competitivo.

Per la Nigeria la “riserva” principale di gas è il recupero dello stesso nelle aree di produzione petrolifera, dove attualmente viene, minimamente, utilizzato per la re-iniezione nei pozzi, mentre la gran quantità è ancora bruciata nell’atmosfera.

Le attuali opportunità di utilizzare il gas in Nigeria includono: Gas per re-iniezione, Gas per energia, Gas per petrolchimica (come materia prima), Gas naturale liquefatto (GNL), Gas di petrolio liquefatto (GPL) e Gas naturale compresso (GNC).

AUTOTRAZIONE

In Nigeria, l’uso del metano come carburante per autotrazione presenta gli ovvi vantaggi che stanno portando in tutto il mondo a una nuova valorizzazione di questo carburante, ma occorre aggiungere che il Paese, pur essendo uno dei maggiori produttori di petrolio, non è autosufficiente nella produzione di benzina e gasolio:

i prodotti raffinati sono importati e il Governo versa un notevole contributo per calmierarne il prezzo sul mercato locale; oltre a ciò occorre tener presente che il prezzo del gasolio è superiore a quello della benzina e che l’ottanta percento dei trasporti sono effettuati su gomma….è chiaro, da ciò, che i risparmi in gioco nell’utilizzo del metano (GNC) costituiscano un obbiettivo per il Paese e per gli autotrasportatori.

Alcune società sono già impegnate nella distribuzione del gas con auto cisterne per il rifornimento di alcuni clienti o alcuni piccoli distributori, oggi si sta potenziando questa distribuzione con la creazione di vere stazione di servizio e centri di stoccaggio.

Motor Parts Industry, concessionario IVECO

Presentato da Romano Pisciotti ( ITALMOTOR)

Una pubblicità originale: FIAT 1300

The Fiat 1300 and Fiat 1500 are automobiles which were manufactured by the Italian automaker Fiat from 1961 to 1967. They replaced the Fiat 1400 and Fiat 1200 coupé, spyder and cabriolet. The 1300 and 1500 were essentially identical except for their engine displacement, as indicated by their model names. They were available as a saloon and station wagon, and as convertible and coupé models which shared little mechanically with the other body styles except the 1500 engine.

The car’s 75 hp engine combined with its lightweight construction was unusual for the time.

Presented by Romano Pisciotti (ITALMOTOR)