Testa sotto i banchi, come a scuola, quando il Capo inizia a parlare di budget.
Nel periodo nel quale ancora vivono i ricordi delle vacanze estive e già si pensa all’organizzazione dì quelle natalizie, nell’ufficio di Fantozzi iniziano a circolare questionari sull’andamento delle vendite. Il Capufficio, calorosamente spronato dall’Altissimo, cerca la vittima a cui assegnare il compito di preparare il “calendario dell’Avvento”: le prime finestrelle occupate da qualche numero relativo all’andamento dell’anno in corso e il gran finale con la nascita di sogni e promesse…i Re Magi porteranno oro e incenso per celebrare i desideri degli azionisti.
Nell’ufficio immaginario popolato dai personaggi fantozziani Il budget scade ad un compito da sbrigare, senza farsi distrarre dagli impegni quotidiani, alimentando le migliori aspettative per l’anno a venire: quasi un fastidioso rito da levarsi dai piedi velocemente!
Dove il budget sembra essere una cosa seria, da fine settembre piovono mail con infiniti fogli Excel: elenchi di paesi e prodotti che ogni Business Units o reparto deve allineare al pensiero dì chi ha elaborato elenchi e questionari…inizia così la quadratura del cerchio: prodotti, mercati, canali di vendita, stagionalità, triangoli e rettangoli, tutti spremuti in elaborati che ben poco colgono delle informazioni necessarie per fare da trampolino alle previsioni, quest’ultime sciorinate in altri mastodontici fogli elettronici, ben illustrati con grafici e statistiche; così accade che se un grossista indipendente con sede in Olanda ha acquistato, ad esempio, tremila stampanti nell’anno in corso, poi distribuite tra Nigeria e Zimbabwe, si classificherà l’Olanda come il paese con maggior potenzialità di sviluppo dove concentrare gli sforzi maggiori nell’anno di budget, delineando una crescita completamente avulsa dalla realtà’ che non individua il reale potenziale dei mercati di destinazione dei prodotti e, tanto meno, verranno individuate le ragioni dell’anomalo picco dì vendite (politiche governativi o aiuti dì Stato o crescita del potere d’acquisto della classe media, difficoltà della concorrenza, ecc..). Purtroppo la Nigeria e lo Zimbabwe, non essendo stati elencati nel foglio Excel distribuito, si trasformano in un’occasione mancata per una corretta analisi dei mercati e loro potenziale. Forse questo è un caso limite o un approccio giustificato da altri fattori, ma evidenzia la distanza, non così’ rara, tra i report dì budget e la realtà.
Anche se i “reportisti” sono più attenti e gli elaborati meglio formalizzati, spesso non viene meno la pessima abitudine, nei “papiri” del budget, di non analizzare a fondo i plus che hanno portato risultati sopra le aspettative o ancor peggio e più frequentemente, non si analizzano i risultati negativi, spesso addossando solo a fattori esterni (andamento del mercato, congiunture e…cataclismi…) il mancato raggiungimento degli obbiettivi. La mancanza d’investimenti, la mancanza di personale e altre “mancanze” sono spesso usate come scuse a “scarico barile.” Situazioni reali possono effettivamente influenzare il risultato, molte delle quali non sono state valutate o prese in considerazione al tempo della elaborazione del budget.
Il budget, prima d’essere programmazione e scelta organizzativa, è analisi dell’azienda e del mercato che porta a scelte di visione e vantaggi competitivi; il periodo di elaborazione del budget è il momento per una collegiale individuazione di criticità.
Dalla conoscenza delle variabili di mercato e il loro impatto sui costi aziendali nascono nuove tattiche e obiettivi che si devono rispecchiare nel budget.
Occorre leggere, nell’evoluzione storica del mercato e dell’azienda, il futuro posizionamento dell’azienda e adeguarne le scelte valutando le risorse.
Oggi anche l’impatto ambientale delle attività o i benefici derivanti da scelte “green”, devono essere presi in considerazione.
È necessario un approccio al budget come strumento organizzativo e di successivo controllo.
Il budget è un elemento che richiede impegno dì tutti i reparti aziendali, per questo è necessario individuare un responsabile per la raccolta e l’analisi delle informazioni e dare responsabilità ai vari reparti.
Una buona scelta è affidarsi a un esperto esterno ed indipendente per accompagnare l’azienda nella stesura del budget.
Romano Pisciotti
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AG & Partners srl:
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“Time is money, the saying goes, and lots of it gets lost in disorganization”