Finiti i bei tempi quando succhiavamo il gas dai rubinetti Russi.
Transito nel Canale di Panama da record: pagati da una nave gassiera quattro milioni di dollari.
Il gruppo armatoriale giapponese Eneos ha pagato 3,975 milioni di dollari per superare altri competitor e aggiudicarsi il transito nella sempre più congestionata via d’acqua del Canale di Panama.
L’asta per assicurarsi il passaggio si è svolta l’8 novembre.
I milioni sborsati dalla compagnia – che rappresentano il record del più alto costo applicato per questo servizio ad oggi – si sono aggiunti a quelli delle normali tariffe di transito che vengono pagate dalle compagnie e che sono mediamente di circa 400.000 dollari.
La forte siccità e il conseguente abbassamento del livello dell’acqua nei laghi interni del canale, ha imposto limitazioni al traffico.
L’autorità del Canale ha annunciato restrizioni sempre più critiche e al contempo consente alle shipping company di fare offerte per accelerare i tempi di attesa; solo nel mese scorso ha organizzato 140 aste e tre di queste hanno superato il milione di dollari di valore.
Questa situazione porterà seri problemi nell’approvvigionamento di alcune merci…tra le quali gas e petrolio, facendone lievitare il prezzo a livello mondiale.
La situazione sembrerebbe in peggioramento, aggravando la criticità della globalizzazione e favorendo il nearshoring (avvicinamento delle attività al mercato) per evitare i rischi dei blocchi nei trasporti…
”Putin, tutto perdonato, ridacci tanto gas a buon mercato!”
Romano Pisciotti
[Gassièra (o gaṡièra) s. f. [der. di gas]. – In marina, moderna e particolare nave cisterna costruita per il trasporto di prodotti gassosi]
La bolletta del gas per una famiglia media in regime di protezione per i consumi di ottobre 2023 è aumentata del 12% rispetto a settembre. Lo ha dichiarato Arera.
Questo aumento è principalmente dovuto all’incremento del costo della materia prima del gas naturale, che rappresenta un aumento del 7,9%, e all’aumento delle spese per il trasporto e la gestione del contatore, che sono aumentate del 4,1%. Quest’ultimo aumento è associato alla stagione invernale, quando gli oneri di stoccaggio aumentano per garantire la piena operatività degli stoccaggi durante il periodo di picco di utilizzo. Gli oneri generali rimangono invece invariati. Lo scorso mese l’aumento era stato di 2,3%.
Aumenti insieme a crisi climatica, guerra e intelligenza artificiale sono un refrain quotidiano. 4 concorrenti che si contendono il titolo di “la peggior sorte per l’umanità”.
Ma saremo in grado di tirare fuori un jolly che possa annullarli?