ANGELO

Non mi è difficile ricordare Angelo perché, come per tutti i compagni del Nautico, non ho per lui storie lunghe una vita da conservare ma solo il sorriso della giovinezza. Anche dopo esserci ritrovati, quei sorrisi, le voci allegre e i cuori affamati di speranze sono stati i suoni e le immagini che avevo nella mente chattando con gli amici della quinta D.

Pochi ricordi, ma non così lontani avendomi fatto compagnia per tutta la vita. L’idea di rivederci, dopo quasi mezzo secolo, prometteva curiosità e gioia.

Ho particolare affetto per Angelo, forse per il ricordo di quello sguardo da monello furbetto, per quella sua marcata cadenza ligure o, più probabilmente, perché è stato tra i pochi ad aver proseguito, per tutta la vita, la carriera a bordo. So bene che la vita in mare non è semplice, per chi la vive come per i cari costretti a casa, ma quei tramonti che ti augurano la buona notte, quelle stelle che ti fanno compagnia danno un valore ai sacrifici. Ho sempre avuto nostalgia per quei colori e quei silenzi che ho lasciato tanti anni fa per navigare altre situazioni che mi hanno riempito la vita lasciandomi, però, un certo vuoto nell’anima.

Angelo, oggi, è parte di quei colori e naviga nelle stelle, lasciando a noi un altro vuoto nell’anima. Il desiderio di rivederti è rimasto incompiuto, o meglio…solo rinviato.

Romano

 

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