C’è una cosa che i buoni, onesti, sinceri, generosi e laboriosi cittadini italiani non hanno ancora capito fino in fondo: l’Italia è uno stato bugiardo. Viviamo in uno stato che non nasce da una rivoluzione come quella francese, e in un paese dove lo stato non si identifica in noi, e noi non ci identifichiamo nello stato.
Noi cerchiamo di gabbare lo stato, evadendo le tasse e cercando di tenerlo lontano in ogni modo dalle nostre cose e dalle nostre attività, e lo stato ci tratta, come ci ha sempre trattato, da sudditi, non da cittadini.
Lo stato mente, estorce, imbroglia, inganna, ti frega appena può, fa le leggi e le trasgredisce ma è implacabile con i cittadini trasgressori. Lo stato è severo con i debitori che non pagano, ma egli stesso non paga. Ma lo stato può, poiché egli si erge al di sopra dei cittadini, e fa quello che non permette ai cittadini di fare.
Chiedete ai terremotati di tutta Italia, chiedete ai dimenticati, chiedete ai creditori non pagati dallo stato, ai reclusi innocenti, ai vessati dal fisco, verso i quali lo stato può tutto e dal quale il cittadino è inerme.
E allora, quando lo stato in emergenza corona-virus ha promesso sussidi, sovvenzioni, aiuti, sostegno, indulgenze, rinvii, elargizioni, crediti e garanzie, gli avete creduto? Mal ve ne incolga, avete fatto male a credergli e adesso lo stato si sta dimostrando quello che è: uno stato bugiardo.
Romano Pisciotti: LIKE