The flower of anger

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I look at you at sunset: the colors and the salt enter my heart to fill the spaces of dreams and the wounds of my soul.

The sea is a great pianist of slow songs: accompanied only by my silent thoughts, he brings to the Gods his music and the flower of my already mature anger, like petals full of poison and grudges.
Not even the magical bees of Olympus can transform so much gall into honey.

For what injustice and envy destroy, man can find peace only in atrocious revenge or in the reconstruction of life.

The sea knows how to be peace and revenge, job and death, beauty and fear: with the roar of its waves, the sea silences the chatter of poor and ignorant souls but welcomes the tears of the Earth and the honor of those who do not give up.
The depth of the sea preserves the anger and resignation of the just.

Infinite sea, find a place to drown my blasphemies and give me the strength to get new victories!

By Romano Pisciotti

Ti guardo al tramonto: i colori e il sale entrano nel mio cuore per riempire gli spazi dei sogni e le ferite della mia anima.
Il mare è un grande pianista di canzoni lente: accompagnato solo dai miei pensieri silenziosi, porta agli Dei la sua musica e il fiore della mia già matura rabbia, come petali pieni di veleno e rancori.
Neanche le api magiche dell’Olimpo possono trasformare così tanto fiele in miele.
Per ciò che l’ingiustizia e l’invidia distruggono, l’uomo può trovare la pace solo nella vendetta atroce o nella ricostruzione della vita.
Il mare sa essere pace e vendetta, lavoro e morte, bellezza e paura: con il rombo delle sue onde, il mare zittisce le chiacchiere di anime povere e ignoranti ma accoglie le lacrime della Terra e l’onore di coloro che non si arrendono.
La profondità del mare preserva la rabbia e la rassegnazione dei giusti.
Mare infinito, trova un posto, dove annegare le mie bestemmie e dammi la forza per ottenere nuove vittorie!
di Romano Pisciotti

5 commenti su “The flower of anger”

  1. Meglio una ricostruzione di vita che una atroce vendetta , non arrendersi è una cosa bella , ma secondo me arriva il momento che tocca mollare , ma quando ?nessuno di noi lo sa , lo si avverte , quasi fosse una sensazione a pelle. Molto bello quello che hai scritto. Il mio inglese da marittimo ha stentato un po’ a comprendere ! Ciao amico di sempre

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