The king is not naked/ Il re non è nudo

 

(Sotto la tradizione italiana)

Perhaps there are many who do not like kings and queens, perhaps there are many who have mocked this elderly king, already so involved in the past in gossip and in some slip-ups … but this king, yesterday, gave a speech to our Parliament quoting Dante and reminding all of us Italians of our history! He touched, with calm benevolence, even difficult historical periods for everyone and paid homage to the heritage of the Bel Paese. He sealed the friendship of the English people towards Italy without falling into rhetoric … but with the right amount of solemnity and polite lightness.
” … we returned to see the stars again ” he concluded his speech using, from the Divine Comedy, the last verse of the ‘Inferno: he gave a positive message to all of Europe!
It took an English king to make Italians reflect on the artistic and natural beauties that we possess and to call out those who would deny history or destroy our heritage!

 

Forse non sono pochi quelli che non amano i re e le regine, forse sono tanti quelli che hanno sbeffeggiato questo re anziano, già tanto coinvolto in passato nel gossip e in qualche scivolone…ma questo re, ieri, ha fatto un discorso al nostro Parlamento citando Dante e ricordando a tutti noi italiani la nostra storia! Ha toccato,con pacata benevolenza, anche periodi storici difficili per tutti e ha reso omaggio al patrimonio del Bel Paese. Ha siglato l’amicizia del popolo inglese nei confronti dell’Italia senza scadere nella retorica…ma con la giusta dose di solennità e garbata leggerezza.

“…tornammo a riveder le stelle” a concluso il suo discorso usando, della Divina Commedia, l’ultimo verso dell’’Inferno: ha dato un messaggio positivo a tutta l’Europa!

C’è voluto un re inglese per far riflettere gli italiani sulle bellezze artistiche e naturali che possediamo e a richiamare chi vorrebbe rinnegare la storia o distruggere il nostro patrimonio!

Romano Pisciotti

“Centomila gavette di ghiaccio”

Il vento

costretto al passaggio

nella cruna

di ghiacci desolati

porta il ricordo

del gelo

di anime dimenticate

dalla Patria

e dagli onori.

Morti

in una steppa lontana

bagnata

dal pianto dei vinti

e delle madri sconfitte.

 

Romano Pisciotti

 

Centomila gavette di ghiaccio è la cronaca di una tragedia che si svolse durante la seconda guerra mondiale. Narra l’odissea dolorosa che i soldati italiani …

 

NOSTALGIA

Passano anni

ma rimangono,

in qualche parte

della mente,

avanzi di pensieri

che stanno,

nelle stagioni migliori,

come crisalidi

nel bozzolo del tempo.

Farfalle crepuscolari

nascono al tramonto

dei nostri sogni,

colorando

di lacrime e sorrisi

l’inverno della vita.

Avvicinandosi troppo

al chiarore dell’anima,

si bruciano le ali…

diventando nostalgia.

 

Romano Pisciotti

4 NOVEMBRE Festa delle Forze Armate

Il quattro novembre, festa delle Forze Armate, è motivo d’imbarazzo politico: la sinistra ha paura d’irritare la schiera degli antimilitaristi, mentre la destra teme le accuse d’eccesso di patriottismo…sentimento poco alla moda.

Fortunatamente la festa coincide con la ricorrenza dell’armistizio di Villa Giusti e le celebrazioni delle vittoriose giornate della prima guerra mondiale…dunque, con un bel minestrone di festeggiamenti, si porta qualche corona al milite ignoto e, con un po’ di retorica, si passa dal Piave alle missioni di peacekeeping, senza dimenticare, per accontentare tutti, un “leggero accenno” al pesante sacrificio di marinai, avieri e fanti nella seconda guerra mondiale: “…mandati a morire in una guerra sbagliata…” non ci si dimentica di precisare! Non si è mai smesso di filosofare sulle guerre sante, guerre giuste, guerre sbagliate e quelle per portare la democrazia!

Date le circostanze, e gli obblighi in un paese ancora a sovranità limitata, si torna ad agitare lo spauracchio di una possibile invasione russa e si giustificano persino le esercitazioni delle navi italiane nel Mar Giallo. Addomesticando l’articolo 11 della Costituzione ed “estendendo” l’alleanza atlantica (NATO) a tutto il Pacifico (…e oltre) andiamo a far paura alla Cina, mentre il Mediterraneo ribolle di problemi.

Oggi risuona il ritornello dell’Esercito Europeo: un salto di qualità dell’Unione, che, dopo aver distrutto l’industria dell’auto, permesso sconfinamenti verso paradisi fiscali europei, aver legalizzato le bandiere ombra sui nostri mercantili, favorito la turbo-finanza e sistemato le misure degli ortaggi…pensa di creare un sistema di difesa sovranazionale.

Come? …Vedremo: forse illudendoci che la Francia, unica potenza nucleare dell’Unione, si lascerà “comandare” da un generale greco o “tetesco di Germania…jaa”?

Si sono combattute guerre con alleanze di ogni tipo, mantenendo la sovranità di ogni paese e la libertà di combatterle o meno, ma “Sovranità”, come “Patria” sono in esaurimento nell’Europa che non si vergogna del suo fallimento di potenza mondiale, non si accorge d’essere caduta in un certo integralismo (poco democratico) e di fare tanti bei discorsi.

Forse, nel giorno della festa sarebbe fuori luogo, ma quando ci spiegheranno il ruolo della Turchia nella NATO?…Data la sua adesione ai BRICS!

Insomma, festa delle Forze Armate con tante domande e tanti distinguo…

Negli USA, dai sondaggi, si scopre che la fiducia nelle Forze Armate è superiore alla fiducia nel Presidente, a prescindere se democratico o repubblicano: probabilmente  si riconoscono i ruoli che le Forze Armate hanno, primo fra tutti, come ovvio, la difesa di TUTTI i cittadini!

VIVA LE NOSTRE FORZE ARMATE

Romano Pisciotti

4 Novembre 2024

Nettuno contro Zeus

Il mare grande

quando è immobile,

nero e silenzioso,

perde l’anima divina

facendo più paura

della tempesta

e della nebbia densa;

la condizione è il

preambolo di una lotta:

il mare,

geloso del cielo,

d’un tratto,

sembra accendersi

con fosforo

risalito dal profondo.

Invisibili esseri

incendiano la superficie

come un rigurgito

di draghi marini.

L’acqua si mescola

con la luce

che più brilla

sotto il taglio di prua,

mentre

sembra placare

il gorgo dell’elica.

Un tappeto luminoso

e gelatinoso

scivola sul silenzio

della bonaccia

allontanandosi

nel buio della notte.

La scienza

ha un nome

per questo fenomeno,

per noi marinai

e sognatori

è l’eterna invidia

di Nettuno per l’aurora.

 

Romano Pisciotti

Bio luminescence. Illuminazione di plancton…

IL NAUFRAGIO DELLA CIVILTÀ

…L’America, per quanto resti una superpotenza, è sul punto di perdere ogni credibilità morale. L’Europa, che aveva promesso alla sua gente e a tutto il mondo il progetto più ambizioso e confortante della nostra epoca, sta per smembrarsi. Il mondo arabo-musulmano è sconfinato in una crisi profonda che lascia la sua popolazione nella disperazione e che ha ripercussioni spaventose su tutto il pianeta. Delle grandi nazioni emergenti o in via di rinascita, come la Cina, l’India e la Russia, fanno irruzione sulla scena mondiale in una atmosfera deleteria in cui ciascuno pensa per sé e in cui vige la legge del più forte. Una nuova corsa agli armamenti sembra inevitabile. Senza contare le minacce, gravissime, che pesano sul nostro pianeta – il clima, l’ambiente, la sanità – e alle quali non potremo far fronte senza quella solidarietà globale che, appunto, ci manca. …

 

(Libro suggerito da Romano Pisciotti)

DAL DIARIO DELLA MORTE

 

(Scroll for English version)


I Giganti

cacciati dall’Olimpo

vomitarono

la loro rabbia

sulle  fertili terre

di Bacco…

raccolsi anime

già senza corpo:

nulla

o solo ombre.

La cenere

coprì

umani e bestie,

più tardi lavorai

per le anime lente

che abbandonavano

i brandelli

di ciò

che fu umano.

Raccolsi anche

il coraggioso Plinio.

Dopo secoli

m’incammino ancora

dove il dolore

si sta radunando:

al ponte di Miyuki.

Ho lasciato le ombre

fuse nei muri

e devo abbracciare

chi è sopravvissuto

alla bolla

e al tuono:

per loro

fine  dell’agonia,

per altri

la vita

sarà l’atroce destino.

Dal ponte,

ho guardato il

mondo

cercando il Dio

causa del macello:

ho trovato

solo nani

che festeggiavano

la vittoria.

(Pompei, 79 d.C. – Hiroshima, 6 Agosto 1945)

Romano Pisciotti

HIROSHIMA: FIRST AID AT MIYUKI BRIDGE

From the diary of Death

The Giants

expelled from Olympus

vomited

their rage

on the fertile lands

of Bacchus…

I gathered souls

already without bodies:

nothing

or only shadows.

The ash

covered

humans and beasts,

later I worked

for the slow souls

that abandoned

the shreds

of what

was human.

I also gathered

the brave Pliny.

After centuries

I still walk

where the pain

is gathering:

at the Miyuki bridge.

I left the shadows

fused in the walls

and I must embrace

those who survived

the bubble

and the thunder:

for them

the end of the agony,

for others

life

will be the atrocious destiny.

From the bridge,

I looked at the

world

looking for the God

cause of the slaughter:

I found

only dwarves

celebrating

the victory.

(Pompeii, 79 AD – Hiroshima, August 6, 1945)

Romano Pisciotti